La circolare alle Regioni sulle vaccinazioni della ministra Giulia Grillo inizia con una lode dell’atto che si vorrebbe cancellare, il decreto legge Lorenzin sull’obbligo.
“La prima applicazione delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione vaccinale ha consentito di conseguire a livello nazionale un significativo innalzamento delle coperture che, grazie anche alla concreta implementazione sul territorio dei programmi vaccinali, rappresentano l’indicatore di risultato delle strategie vaccinali attuate”. Le cose vanno bene, quindi si può alleggerire l’obbligo, sembrano dire i tecnici di Grillo.
Nella circolare si ricorda che non è ancora stato fatto il decreto per dare il via all’anagrafe vaccinale e si vuole rimediare a questa mancanza. “L’Anagrafe nazionale vaccini consentirà al ministero della Salute di acquisire con maggiore puntualità i dati relativi alle coperture vaccinali, sopperendo anche a eventuali deficit informativi delle Anagrafi vaccinali regionali attualmente esistenti. L’Anagrafe nazionale vaccini garantirà altresì una notevole semplificazione degli adempimenti a carico delle famiglie”, con particolare riferimento a chi si è spostata da una regione all’altra facendo perdere le sue tracce involontariamente. La semplificazione, cioè l’autocertificazione, è resa possibile anche dai risultati del decreto Lorenzin, si ribadisce.